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Supercibi: falso mito o realtà?

super cibi falso mito o realtà?

Lo stile di vita e i comportamenti sociali possono influenzare le nostre scelte nutrizionali. Il rapporto col cibo determina diversi fattori, come il legame col nostro fisico, la reazione a traumi, la relazione con altre persone ecc.

Come emerso dal manuale “Alimentazione e salute: le risposte scientifiche a domande frequenti”, della Fondazione Umberto Veronesi, nei paesi economicamente avvantaggiati il timore di non avere cibo è ormai un ricordo, e l’alimentazione ha acquistato un ruolo diverso nella vita delle persone.

La spettacolarizzazione della cucina, e del cibo, sono divenuti il vero protagonista nel campo della nutrizione. Ciò che non emerge, tuttavia, è l’importanza che ha nel prevenire malattie croniche come tumori, diabete e cardiopatie.

Secondo l’OCSE l’Italia è ai gradini più bassi della classifica che analizza la qualità della vita in età avanzata, ovvero la media delle persone che rimangono in buona salute, e senza disabilità, superata una certa soglia di età.

In generale consumiamo troppi grassi, zuccheri e sale, abbinati a una vita sedentaria. Frequentiamo più le catene di fast food che i ristoranti tradizionali, e siamo poco abituati ai controlli medici.

Secondo il World Cancer Research Fund (WCRF) però, con una corretta alimentazione si può prevenire il 30% dei tumori e malattie quali diabete, ipertensione, ictus, osteoporosi, malattie neurologiche, ecc.

Un esempio è quello del recente studio che ha dimostrato la capacità dei pomodori cotti di ridurre il rischio di tumore alla prostata. La ricerca è stata condotta dalla dott.ssa Gary Fraser, professore di medicina ed epidemiologia presso la Loma Linda University Health in California. L’indagine si è svolta su un campione di 28 mila uomini a cui è stato sottoposto un questionario nel quale indicare la frequenza, e le proporzioni, con cui venivano assunti determinati alimenti nell’arco di una settimana.

A 1.226 partecipanti era stato diagnosticato un carcinoma prostatico, di questi, 355 soggetti lo avevano in forma aggressiva.

Dallo studio è emerso che gli uomini che consumano pomodori cotti, almeno 5 o 6 volte la settimana, hanno il 28% in meno di possibilità di contrarre il cancro alla prostata, rispetto agli uomini che non consumano affatto questo cibo.

Il motivo è che i pomodori cotti (soprattutto se cotti con olio) sono una grande fonte di licopene, un idrocarburo isomero aciclico del beta-carotene appartenente al gruppo dei carotenoidi, che possiede spiccate doti antiossidanti, utili anche a combattere l’invecchiamento e problemi cardiovascolari.

Non è stata trovata invece alcuna correlazione significativa tra il cancro alla prostata e l’assunzione di pomodori crudi, o in altra forma (es. zuppa, salsa, succo ecc.).

Ci sono, tuttavia, altre verdure che hanno proprietà benefiche per il nostro sistema:

  • broccoli e la famiglia dei cavoli o crucifere, contengono determinati glucosinolati che secondo diversi studi possono avere proprietà antitumorali.
  • La soia contiene fitoestrogeni come la genisteina, un isoflavone utilizzato come farmaco antineoplastico e antitumorale.
  • frutti di bosco contengono antocianidine e acido ellagico che hanno una funzione preventiva del cancro in quanto antiossidanti che impediscono l’angiogenesi (formazione delle cellule tumorali).
  • Agliocipolla e porri contengono allicina, funzionale contro molecole cancerogene come le nitrosammine

 

Prima di scoprire cosa è bene includere nella nostra alimentazione giornaliera, è importante conoscere questi 3 elementi:

  • Macronutrienti: si intendono i carboidrati (zuccheri), lipidi (grassi) e le proteine.
  • Micronutrienti: vitamine, ferro, calcio, selenio, cobalto, rame ecc. (presenti in mina parte, ma importanti per l’organismo).
  • Chilocalorie (kcal): calorie che un alimento permette di produrre con il metabolismo, e che dipendono dai macronutrienti.

 

Un piatto, per essere sano, deve contenere un mix equilibrato degli elementi sopra indicati, e più nello specifico deve essere composto per metà da vegetali e frutta, e per metà in parti uguali da cereali integrali, e proteine come pesce, legumi e pollame.

Un esempio di alimentazione corretta è quello della famosa dieta mediterranea, che nel tempo ha dimostrato di avere effetti positivi sulla salute aiutando a prevenire certe affezioni, tanto che l’Unesco ha deciso di nominarla patrimonio nazionale.

Perché?

  • Prevede consumo di cibi a bassa densità calorica (frutta, verdura, cereali, legumi).
  • Con l’assunzione di cereali e legumi si assume anche una quantità di fibre utile a proteggere l’insorgenza di alcune malattie croniche.
  • L’olio extravergine di oliva e il pomodoro, che contengono rispettivamente polifenoli e licopene, contribuiscono (come già detto) alla prevenzione di numerose malattie.
  • Aiuta a prevenire l’osteoporosi e protegge da cancro al seno, al colon-retto, prostata, stomaco e fegato.

 

Nel corso degli anni sono state costruite anche delle credenze sbagliate attorno a certi cibi, attribuendogli proprietà che non posseggono, o che posseggono in minima parte, insufficiente affinché il nostro corpo possa beneficiarne come strumento di prevenzione.

È il mito dei Supercibi.

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